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Streghe, sante e brave ragazze…

Caro diario del Piccolo,

mentre ci avviamo a chiudere la stagione, mi piace riassumere il programma di quest’anno, molto ricco, dal titolo: Streghe, sante e brave ragazze. L’intento era quello di soffermarci su aspetti di alcune figure femminili che spaziano dall’accusa di stregoneria, alla conclamata santità, passando per la “normale” voglia di autonomia che attraversa tutto l’universo femminile.

Il primo personaggio è stata la pittrice Artemisia Gentileschi, alla quale ha dato voce l’attrice Anna Giarocco, della quale trovate sui social un bellissimo promo dello spettacolo: Artemisia Gentileschi, cuore di Cesare in corpo di donna.

Siamo passati quindi ad Amelia, da Moneglia all’Australia, monegliese coraggiosa che emigrò in Australia al principio del 1900 e scrisse un diario, L’orgoglio di Amelia, tradotto dall’inglese dalla scrittrice Rita Migliaro, dove risalta la voglia di emergere nonostante mille difficoltà nel paese straniero.

Come parlare di Marie Curie senza farci travolgere dalla genialità di questa donna, circondata da persone illuminate che le hanno permesso di continuare a fare il lavoro di scienziata nonostante le tristi circostanze della sua vita? Questo è il ritratto che emerge dal romanzo della scrittrice Sara Rattaro, che sottolinea la fatica quotidiana nascosta dietro gli strabilianti successi che tutto il mondo conosce.

Eccoci con Teresa d’Avila e la mistica al femminile, presentate dal filosofo Alessandro Ghisalberti, che ha chiarito la differenza tra la mistica cristiana e altri generi di mistica, prima di addentrarsi nel Castello interiore, scritto per rispondere a dubbi delle consorelle circa l’orazione, sotto la spada di Damocle dell’Inquisizione.

Dal cinquecento spagnolo siamo passati al seicento di Triora, con Marco Alex Pepè, scrittore e Lucia Vita, attrice. Le Streghe di Liguria tra storia, leggenda e fantasia ci hanno incantato e fatto rabbrividire per la superficialità con la quale le donne venivano accusate di stregoneria.

Una vicenda molto particolare riguarda la zona di Monza, dove Gettavano pietre dal campanile: storia di monache ribelli (X-XII) raccontata da Martina Basile Waetherill, dottore di ricerca di storia Medievale. Queste arzille benedettine dell’enorme monastero di Cremella rivendicavano il diritto di eleggere la badessa e di ammettere e dimettere le monache contro il canonico di San Giovanni Battista di Monza. Il monastero era l’unico luogo dove le donne potevano esercitare il loro potere, ma non sempre era facile…

Con Bonnie Parker e Sylvia Plath torniamo in tempi più vicini a noi, anche se burrascosi. Arianna Destito Maffeo e Antonella Grandicelli, scrittrici, ci hanno portato la voce di due donne che termineranno la loro vita in modo tragico, all’ombra dei loro uomini. I due libri ricostruiscono anche il clima culturale nel quale si muovono le due protagoniste.

Dulcis in fundo, abbiamo ascoltato la storia del mulino a turbina Ra Pria di Belpiano e le poesie tratte da Pennellate sparpagliate di Mariagrazia Sbarboro, poetessa e del marito Mario Costa che ha curato le foto. Un salto nel mondo antico nei pressi di Borzonasca, dove i castagni custodiscono il mulino e un’atmosfera magica.

Grazie a tutti i relatori e al nostro fedelissimo pubblico!

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